giovedì 26 febbraio 2015

Nei fondi di caffè

vaghi segni,
contorni sugli occhi
come dopo un lungo periodo di astinenza..
buchi sulle pagine inchiostrate della vita
e sulla pelle secca.
ma io non prendo più sole da tempo,
son già stata scottata,
senza sole, nella mia camera.
quello che dici è vero, ma menti
menti senza saperlo
e io lo vedo
nei segni che lasci sui fondi di caffè.

La vita di una volta non è più come ce la immaginavamo
ora c'è sole,
tanto sole
e niente per poterci proteggere,
niente che sarà più in grado di farci del male.

credici, se ti dico
che va bene così,
affronteremo, affogheremo
e poi saremo passati sopra agli anni belli da ricordare
con un sorriso, io e te.
Restami accanto. Ci saremo insieme, su quella spiaggia.

Questa volta non dimenticherò di portare la crema solare.

DeM.

sabato 24 gennaio 2015

"noi"

TANTO BELLA QUANTO DISILLUSA

accettiamolo.

forse l'unico modo per Dirti le cose senza dovertele Dire

Dimmi le cose, senza paura
Sfogati
Dimmi, anche, se è questa la verità.
Che loro ti mancano in fondo, che io son qui perchè loro ti han fatto del male
Dimmi che son due, tre, dieci, mille
Dimmi che sono belle e le volevi
Dimmi che provi ancora qualcosa, dimmi che io non sono l'unica e speciale, perchè so già che anche loro lo sono o lo son state e lo pensavi
Dimmi i loro nomi guardandomi negli occhi e che vorresti in fondo al cuore rivederle e perdonare, che qualcosa ti tormenta e non capisci e vorresti chiarire, anche se ormai ci sono io in mezzo
Non vagheggiare
Dimmi che torneresti con una di loro se te lo chiedesse
fammi star male, se devi, ma parla, per dio!
Niente sospiri, neanche occhi lucidi o posti che ti fanno diventare triste e taciturno
Non lo sopporto
Non voglio il passato tra noi, se non lo vedi c'è gia il mio a tormentarmi e mi basta
Non voglio che ora nella vita cominci a farmi male anche il tuo!
E se questo continuerà, non voglio esserci
Forse tornerò quando le cose si saranno risolte, più in me che in te
Quando se ne potrà parlare ed io non dovrò star qui a scriverci sopra.
Non volevo permetterlo, ma ora soffro per queste cose
e come Dirtele?
vorrei trovare un modo per dirti le cose senza dovertele dire

mercoledì 17 dicembre 2014

The Real Folk Blues

Esistono miriadi di cose.

Ci sono cose che vogliamo intensamente.
Cose che non vogliamo, eppure desideriamo possedere solo per pochi istanti.
Cose così complete e perfette che nemmeno ci immaginiamo possano diventare nostre.
E poi, ci sono Cose che ci possiedono.
E quando quelle cose entrano a far parte della nostra vita,
non c'è più niente da fare. Non ci si capisce più niente.
Non ci sono ragioni, nè mezze misure.

Esistono solo loro, e basta. E ci fanno paura.

La soluzione non stà nel riuscire a trattenerle con la forza, nè nel tentare di scacciarle via.
La vera forza stà nel saperle contenere. Nel saperle accettare.
Nel combattere con loro fianco a fianco - giorno dopo giorno.
Fino a che esse non diventino parte integrante della nostra storia, del nostro viaggio
e della nostra intera Vita.

-The Real Folk Blues
Quando sei sparito, non hai chiesto il permesso a nessuno, solo, ad un certo punto, come sei arrivato te ne sei andato.
Centinaia di parole lanciate nel vuoto come carte da gioco perse da un finestrino..
Guardo la gente per strada, molti neanche si accorgono del mio passaggio. Altri mi osservano e fan finta di non aver incrociato lo sguardo. Tu non ci sei. Quel che è passato non può tornare e forse è meglio così: il mio mondo è sotto-sopra da quel giorno in cui hai deciso di non tornare più. Ho cambiato molte cose. Come un videogame quando superi il livello e vai contro Boss più forti di te. Ma in fin dei conti ne sei fiero e li sfidi pensando che non puoi che migliorare. Oppure puoi morire, magari ridendo. Per poi ricominciare dal punto in cui avevi sbagliato.
Ho superato quel livello, mi sento come se avessi sfidato mille Boss più forti e più grandi di me.
E di certo son crepata tutte quelle mille volte. A parte una, quando, nel rialzarmi, sanguinando sempre più, ho deciso che avrei ricominciato, sì, ma stavolta sorridendo. Scegliendo l'opzione “prendiamola alla leggera”, chiudendo in un baule le paure e i sentimenti del passato.
Brandendo in una mano la voglia di ricominciare e nell'altra la smisurata passione di poter essere di nuovo felice.
Sentivo il cuore in gola. La pelle mi bruciava e lo stomaco si restringeva in una morsa ad ogni passo. Ma lo sapevo: il mio cammino prevedeva una sola via verso avanti, una sola vittoria senza altro fine. E poi Tu.
Tu che sei stato l'alleato più vero che abbia mai varcato quella soglia, quella linea sottile che separava la vita che volevo dimenticare dal sogno in cui stavo ferocemente combattendo.
Sei arrivato come un carroarmato sfondando i muri del mio destino.
Mi hai trovata ed io ho trovato me stessa in te.
Ho ricordato quella che ero e ho iniziato ad affrontare quello che prima volevo semplicemente eliminare senza alcuna pietà.
Ho scoperto che il dolore non è mai così grande come ce lo immaginiamo nella testa.. ogni tipo di sofferenza è crudele. Ma se lo vogliamo, per ogni dolore esistono armi giuste e con esse anche la più dura delle corazze diviene fragile e possibile da scalfire.
Solo con te al mio fianco ho trovato il coraggio di svegliarmi.
Sapevo già con certezza che la tua mano non avrebbe smesso di stringere la mia anche quando i nostri occhi si sarebbero destati e saremmo tornati alla vita reale.
Insieme.
Combattendo fianco a fianco contro il tempo e la quotidianità che ci avrebbero separati.
Infrangendo la patina che oscura la bellezza di ogni attimo afferato come fosse l'ultimo.
Tu mi hai dato la possibilità di riprendere in mano ciò che avevo lasciato interrotto ed io ti ho dato la possibilità di dimostrare a te stesso che anche su questa terra hai qualcosa per cui lottare. Reagire.
Su cui poter riversare i tuoi sentimenti senza riceverne in cambio una qualche sofferenza brutale.
Non prometto perchè ho paura di qualcosa che potrei perdere, ma prometto perché ho trovato qualcosa che non vorrei più lasciare : il mio mondo farà sempre parte del tuo finché vorrai.
So che dico poche cose e le promesse non fanno parte del mio repertorio ma quando parlo stai sicuro che lo faccio per una sola ragione. Sono sicura.
Resterò a guardarti fino al mattino pensando alla vita che vorrei.
Mi farò centinaia di domande e prima o poi sfumerà dalla mente quel sogno di mezz'estate in cui mi restavi accanto e quando mi perdevi mi venivi a cercare, abbracciandomi forte come se le distanze non ti avessero mai fatto così tanta paura.
Dimenticherò le avversità che mi hanno cambiata, e le prime volte che mi chiamavi per nome e non credevi davvero di stare vicino alla ragazza che anni fa ti sorrideva e ti correva incontro a braccia aperte senza pensare.
Mi sembrerà di conoscerti da una vita e mi inoltrerò tra i sentieri selvaggi del nostro cammino.
Litigherò senza pensare, e le cattiverie usciranno come acqua di un fiume che non potrò controllare.
E se te ne andrai, sbatterai la porta senza voltarti e so già che non sarò più in grado di farti tornare.

Tutto questo se sarà, potrà essere un prezzo che sarò disposta a pagare.
Posso dirlo e ripeterlo.
Questa vita che sto finalmente assaggiando a pieni polmoni la devo anche al tuo passaggio. E alla decisione di voler restare. Nella realtà. Provandoci un'altra volta ancora, pieni di sangue, cicatrici e ammaccature.
Ma stavolta Insieme.
Contro il mondo per finta, volendoci bene per davvero.

See You Space Cowboy 
Someday,Somewhere!

D.





venerdì 31 dicembre 2010

Il silenzio.

Sento il silenzio, breve, pesante.
Sento il silenzio che vibra intorno alla stanza
e tra le pareti di questa grande cattedrale, asettica, chiamata “vita”.
Sento il silenzio di venti lontani cantare.
Sento il silenzio degli uccelli in volo,
sento il silenzio del loro eterno migrare
e nel viaggio di ogni uomo,
trovo il silenzio di un continuo dolore.
E' un silenzio rumoroso,
quello nelle strade, tra i muri delle città, nei palazzi e nelle stanze, immense e vuote.
Il silenzio di uomini che assistono al calar della sera, immobili.
Il silenzio dei pescatori in mare, ed il mare, nel suo silenzio, che mi avvolge
e si gonfia e si placa, nel silenzio.
Silenzio di ombre scure, che si sollevano da terra,
silenzio di onde chiare che vanno e che vengono, immutabili, di ora in ora.
Sento l'illimitato silenzio dentro me stessa che si espande, nella massa, nella confusone...
perché è fatto di uguale sostanza della vita dell'intimo silenzio d'ognuno di noi.
Si alimenta in me,
e fuori di me, in ogni istante
il mio Silenzio.

Diana.

Salvezza

Ho paura.
Ho paura di trovare sempre qualcosa che non voglio,
ho paura di dover piangere altre lacrime amare
senza un senso.
Senza pensare che in fondo non è altro che colpa mia.
Mi sono lasciata trasportare,
mi sono lasciata toccare dalla tua difficoltà nell'andare avanti
e di prendere ogni mia cosa come un dovere.
Errore -amore- errore. Nella vita si paga.
Ma quando inizi a desiderare. Desiderare qualcosa di differente,
e che tutto finisca, magari sciogliendosi in un sorriso
quando inizi a volerlo davvero...
Quel desiderio ti uccide dentro.
Quello non ti lascia più andare, non ti lascia più vivere.
È tutto ciò che vuoi. E' tutto ciò di cui hai bisogno, è tutto...
allora ti metti a sperare che il desiderio rappresenti una scappatoia
una feritoia dalla quale passare,
un'alternativa.
Quell'Alternativa che si è piazzata in mezzo alla tua vita
da afferrare il più presto possibile. E con tutta la forza che puoi.
Vorrei crederci,
vorrei credere di non aver ragione,
vorrei non desiderare più così intensamente da farmi del male.
Hai il mio amore nelle mani e lo so, ci giochi, lo stritoli.
Io ho te negli occhi, una vita da vivere davanti, ed un passato di ricordi da gettare alle spalle che non fanno altro che portarmi a desiderare sogni ancora più lontani e più grandi di me.
Ma quanto? Li vedo e li vedo così distanti,
vorrei un paio di ali con le quali volare.
Perchè no? Perchè impedirmi da sola di raggiungerli?
Vorrei parlarti apertamente di tutto questo immenso incubo che mi circonda,
delle mie difficoltà e dei miei dubbi.
Vorrei non aver timore di esprimermi, di dirti che per me l'unica cosa che esiste è proprio questa,
questa che sto cercando di spiegarti,
un misto tra desidero e sogno.
Non voglio dare un limite alla fantasia, non smetterò mai di cercare la mia realtà.
Non posseggo dimora che possa contenere i miei sogni,
ho solo la vita ed il cuore aperto, pronto a ricevere nuove emozioni.
Vorrei parlare di me senza che ti arrabbiassi ad ogni parola,
senza sentirmi dire che non è vero, che ho torto e nulla più si potrà cambiare.
Non voglio cedere nella rassegnazione.
Vorrei parlarti senza sentirmi sempre una sconosciuta.
Senza aver paura di dover scegliere e moderare le parole.
È la violenza che ci guida ed io ho imparato ad accettarla e distinguerla dall'affetto che provo,
dall'amore che provo per te.
Nei tuoi occhi vedo la tristezza, a volte, altre volte vedo l'odio, la disperazione...
vorrei parlarti di quella sera con lui.
Vorrei dirti che ora, forse, mi son pentita ma che ho faticato a rendermene conto.
Quanto distanti possono arrivare le note di una tua canzone?
La vorrei ascoltare, la vorrei cantare, anche adesso.
Non l ho mai saputo fare, eppure, per te, lo farò.
Eppure, per te, non ho mai smesso di farlo.
Per te io sarò...
Io Sarò.
e sarò sempre Diana, solo per te.

lunedì 23 novembre 2009

Mi rivolgo a quei miliardi di soli più lontani di ogni immaginazione, ai grovigli di selle, a ogni costellazione, astro per astro, indifferenti al tacito disastro, a voi, a voi girovaghe comete che sapete le vie del ciel profondo, o nebulose oscure, a voi che siete granai del cielo, ogni cui grano è un mondo.

G. Pascoli